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Sacchetti di Plastica

Sacchetti in carta e qualità della frazione organica


martedì 19 maggio 2009  fonte acuisti verdi

La recente normativa Italiana, con il D. Lgs. n.4/2008 ha modificato in modo sostanziale il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006), incentivando la raccolta differenziata dell’umido in sacchetti biodegradabili certificati.

La nuova definizione di raccolta differenziata è, come indica l’articolo 2 al punto 20 f) “la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo ed al recupero di materia” Nello stesso punto si stabilisce inoltre che “La frazione organica umida è raccolta separatamente o con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati“.

Si sono introdotti quindi due concetti-cardine: il primo concetto si fonda sull’omogeneità della frazione che si origina dalla separazione a monte del rifiuto e il secondo è specifico per la frazione umida: in sintesi, la raccolta l’umido è ritenuta tale se effettuata sfusa o con manufatti biodegradabili e, aggiungiamo, compostabili visto il destino attuale e potenziale di questa frazione che prevede il conferimento in impianti che producono “compost di qualità” anche in abbinamento al pretrattamento in fase anaerobica per la produzione di biogas ed energia.

Un recente studio a cura di Idecom Srl effettuato per conto del CIC (Consorzio Italiano Compostatori) dal titolo: “I fattori che influenzano la qualità della frazione organica” stabilisce che: ” la tipologia di sacchetto influisce notevolmente sulla qualità del materiale raccolto, indipendentemente dal modello di raccolta adottato”, inoltre, ” I risultati dimostrano che si può ottenere qualità e quantità costruendo un sistema di raccolta differenziata che risponda alle esigenze del cittadino e fornisca allo stesso informazioni chiare e corrette. Costrurie un modello di raccolta territoriale omogeneo e fornire i manufatti corretti consente di ottenere una forte riduzione degli scarti”.

Il sacchetto Sumus, realizzato in carta riciclata postconsumo, biodegradabile e compostabile e con le certificazioni di catena di custodia FSC, PEFC e CIC, è un “acquisto verde” che migliora la qualità del compost aggiungendo una notevole quantità di fibre di lignina, contenuta nella carta, di cui generalmente il rifiuto organico urbano è scarso. Tra gli ultimi Comuni che, in ordine di tempo, hanno adottato con successo il sacchetto Sumus per la raccolta dell’organico ci sono Udine ed Ancona. E’ inoltre in corso la sperimentazione dei sacchetti Sumus in tre quartieri di Milano: San Siro, Bovisa, Accursio. La sperimentazione, partita il 6 aprile 2009, durerà 6 mesi.

www.sumus.name

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